Dal nostro corrispondente al Cairo.
Continuano ancora gli scontri nella capitale dell'Egitto tra i sostenitori di Morsi e le forze dell'ordine.
Il ministero dell'Interno ha autorizzato polizia e militari a sparare contro chiunque tenti di attaccare le forze di sicurezza o siti strategici. Lo afferma un comunicato del dicastero citato in serata dalla TV di Stato.
Intanto, Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite si riunisce stanotte per discutere la
situazione in Egitto. Il vice segretario generale Jan Eliasson farà un breve rapporto a porte chiuse alle 17:30 locali, le 23.30 in Italia.
E' arrivato proprio oggi pomeriggio anche un monito del Presidente Usa Obama, che ha affermato: "Due anni fa l'America è stata ispirata dal desiderio di cambiamento del popolo egiziano. Dicemmo che il cambiamento non sarebbe arrivato rapidamente ma ci siamo allieneati su una serie di principi: non violenza". E aggiunge: "Ci opponiamo alla legge marziale che nega i diritti ai cittadini mettendo in pericolo la liberta individuale, rivolgiamo le condoglianze alle famiglie dei morti. Confermiamo il nostro impegno per l'Egitto e il suo popolo, ma non può continuare l'uccisione di civili per strada".
E a parlare è anche il Ministro degli Esteri Emma Bonino, che ha definito la repressione in Egitto brutale e inaccettabile.
Anche Papa Francesco è intervenuto sulla questione, durante l'Angelus da Castelgandolfo: "Preghiamo insieme per la pace, il dialogo e la riconciliazione in quella cara terra e nel mondo intero".
Sono 4 i giornalisti uccisi ieri al Cairo, tra i quali un cameraman di Skynews, due croniste e un collega egiziano. Lo ha denunciato il segretario del sindacato
dei giornalisti, Gamal Abdel Rehim, alla Tv di Stato egiziana, chiedendo l'apertura di una inchiesta.